Manca un quarto alle otto, ma il sole già brilla nel cielo e Beatrice, con i suoi deliziosi urletti, segnala che è ora di pappa, da un po’.
Alzati, spruzzati la faccia d’acqua per cercare di capire chi sei, dove sei e soprattutto perché. Prepara il latte, nel frattempo cambiala (“Abbiamo fatto una bella cacca? Ma sììì che l’abbiamo fatta), lavala mentre sguscia via dal lavandino come un anguilla, asciugala, talco, crema, pannolino, lei come nuova, tu già uno straccio.
Bip bip, il biberon è pronto, dalle il latte, poi sistemala dove non possa cadere, prepara la borsa per il mare, prepara la borsa per lei, prendi l’auto nel box, assicura la bimba al seggiolino, carica le borse, si parte. Parcheggio, caldo soffocante, automobilisti della domenica incastrati in una retromarcia, biciclette, carrozzine, monopattini, rollerblade, jogger da scansare come in un arcade.
In spiaggia! Evviva!
Gioisco dei miei 12 centimetri quadrati che mi separano dall’ombrellone del vicino, accessoriato di tre pargoli urlanti e madre con tono di voce da maestra elementare che ripete la stessa solfa: “Gabriele, ti ho detto che per il bagno è presto. Lorenzo vieni qui dalla mamma. Luca, no, il gelato no. GABRIELE NON ANDARE IN ACQUA”, ad libitum). Cerco di sistemare Beatrice all’ombra incastrandola tra le altrui sdraio secondo le regole immortali dello Shangai.
Provo a spalmarmi di crema e a mettermi dieci minuti al sole. Bea nell’ordine: ha sete, lancia il ciuccio nella sabbia, vuole un giochino, fa cadere il giochino, piangiucchia, lancia nuovamente il ciuccio, finalmente ha sonno, dorme. Mi ristendo sul lettino, tre minuti dopo è sveglia e ricomincia la serie da “ha sete”.
E’ l’ora del bagnetto. Prima spalmala di crema protezione 50, della stessa consistenza del vinavil. Metti costumino, metti cappellino, prendi salvagente, si parte. Per fortuna adora l’acqua: il momento del bagnetto è puro divertimento per tutti. Torna all’ombrellone, prendi il gettone per la doccia (Liguria forever: fai un mutuo per pagare sdraio e ombrellone, imprescindibili per un neonato, e per fare la doccia calda devi comprare un gettone da 80 centesimi!), falle la doccia, asciugala, rivestila. Ha sete, eccetera.
Ora di pappa. Fai a ritroso tutto il percorso fino all’auto, portala a casa (due rampe di scale), svuota la borsa, stendi al sole teli da mare e costumi, prendi il brodo, la farina di riso mais tapioca e quant’altro, prepara la pappa. Fatti verniciare amabilmente di pappa sputata a fontana che neanche Linda Blair ne L’esorcista, pulisci bambina, seggiolone, tuoi capelli e muro retrostante. Qualche minuto e poi a nanna, evviva. Prepara pranzo per voi due, cucina, apparecchia eccetera: cibati svogliatamente. Sparecchia eccetera. Resta una ricca ora per leggere un libro o, meglio, schiantare sul divano in un sonno agitato.
Tre, tre e mezza massimo la pupa è sveglia. Un’oretta per giocare sul tappeto, poi è ora di merenda. Dopodiché si ridiscende in spiaggia, e si riparte da “preparo la borsa per il mare”, vedi sopra.
Le sette, si rientra a casa, brodo bis, pappa bis, verniciata a spruzzo bis. Tra le 20:30 e le 21, tra varie proteste e urletti, si addormenta.
E’ il momento di preparare la cena per noi.
22:30, esausta, resta la solita oretta per il libro.
Bip bip, arriva un sms. E’ del mio capo:
“Mi raccomando, riposati che a settembre ci aspettano nuove, grandi sfide”.
Glisso sul “riposati” (sic) e penso che se esco viva da questa, di sfida, non c’è nulla che possa spaventarmi.
Ehi MacLaud ma tutto questo te l’ha consigliato il tuo analista?
Lo so sono che non hai esagerato ma hai detto solo la veritá!
Ed é questa la cosa che pu mi spaventa: la consapevolezza che é tutto vero.
Beh spero che ti riposerai di piú una volta rientrata al lavoro!
Mettiamola così. Pensa a quando, nelle estati varazzine, vedrai la tua pargola solo al momento della colazione mattutina (forse, se non sarai già in spiaggia da 3 ore al momento del suo risveglio) e passerai notti con occhi da gufo sino alle 4 del mattino, quando finalmente sentirai girare la chiave nella toppa della porta di casa, segno del ritorno alla magione della fanciullina dopo l’ennesima nottata in discoteca…;-D**
(Mordicchiala un po’ da parte mia!)
Senti, a me leggerti NON FA BENE. Questo è terrorismo puro… io non ce la posso fa. Che ne vuoi un altra? Nasce tra 10 giorni. Fammi sapere.
Non ti invidio! Ma pensa se avessi tre gemelli :D
Quando incomincia a camminare potrai risparmiare i soldi della sdario
Saluti
P.S. Ma perchè non vai in montagna?;-)
Altro P.S. Ma Bea è un batuffolino rosa!!!
Le vacanze in Liguria sono mostruose anche senza bimbi (proprio per coda-ombrellone-casino-prezzi). Mai nella mia vita!
Poi, dai… la doccia che la fai a fare? Ci si lava a casa, così si risparmia metà dello sbattimento!
coraggio, la prima estate è davvero dura. io ho dei ricordi da incubo. semplicemente non esiste più un’estate, né un momento di riposo.
l’unico consiglio che posso darti è di coinvolgere il padre il più possibile, anche se lui non vuole. altrimenti corri il rischio di stramazzare di fatica e di perdere anche l’amore
Ombrellone? Cucinare? Doccia calda? Mi hai fatto schiantare dal ridere.
La mia (nata a gennaio anche lei) la prima estate stava dalle 10 alle 18 in pineta, vestita del solo pannolino. Mangiavamo frutta e yogurt, io anche qualche panino e gelato, lei anche un po’ di latte (alla poppa) e un po’ di risotto portato nel termos. Anche qualche pomodorino, nonostante le raccomandazioni del pediatra e l’avere solo due denti.
Troppe estati sono passate da allora… goditi la pupa, e fregatene del resto!
Allora, in ordine sparso: la montagna d’estate la odio. Anche d’inverno. So che potrei fare a meno di doccia e ombrellone ma sapete com’è: la maledizione del primo figlio da primipara attempata. Il padre fa il suo, povero, ma spesso dice: “Mi sembra che voglia la mamma…” (anche se Bea ancora non parla, ma lui capisce, ovviamente). Se avessi tre gemelli probabilmente avrei già raggiunto la Corsica a nuoto. Le vacanze in Liguria con neonato, sì, sono da evitare. E infine, Wonderland: ovviamente scherzavo :-)
neanche “ciavessimo” la lebbra Stefi! daccela una scians di vederti sulla nostra riviera Belìn
Wow, che lotta quotidiana, non pensavo fosse così, così difficile ecco…
so che è una magra consolazione, barbie, ma mi hai fatto molto ridere! ;)
@Luca (scusa Blimunda!): a me la Liguria piace moltissimo! E’ meravigliosa e ha un sacco di qualità.
Ma d’estate NO. Troppa gente.
Se ci venissi, lo farei in primavera, autunno, inverno.
Poi, parere personalissimo, andare in spiaggia con un bambino se c’è folla è veramente da delirio. Per me le vacanze sono relax e io sceglierei senz’altro un posto più tranquillo.
Sempre questione di gusti, ovviamente.
Non mi vedrete mai sull’Adriatico o in Liguria con pupattoli al seguito d’estate. Preferisco davvero stare a casa! (e forse anche loro?).+
E adesso, visito il tuo blog.
(Scusa ancora Blimunda per l’uso del tuo spazio ;-) )
il vero terrorismo è quello di Mitì ;) provare per credere!!
non dirlo a me Jill mia figlia ha 17 anni
Stefi…siccome avevi scritto mai nella mia vita non credevo fosse contemplato settembre ed aprile:)…… se capiti da questa parte farò uno sforzo e combattendo contro la mia religione (quella del portafoglio) ti offrirò la colazione
Uff… avevo scritto una cosa ma dev’essersi persa. Pazienza…
Uff… avevo scritto una cosa ma dev’essersi persa. Pazienza, niente di imperdibile.
@Luca: mai nella mia vita in VACANZA, ma poi ci vengo in giornata, fuori stagione.
Mi piace mangiare bene e in Liguria ci sono dei ristoranti veramente fantastici. E mi piace anche visitare l’entroterra.
Adesso, per colpa tua, mi è venuta voglia di venirci. Uffi.
:-(
Organizzerò una mangiata dopo che torno dalle ferie a ‘sto punto.
Salutami il mare!
A ottobre compio gli anni, tutti in Liguria a far colazione da Luca, offre lui, ovviamente :-) (La religione del portafoglio mi ha fatto davvero ridere)
Beppe: ciao stella, che piacere leggerti!
JilL e Mitì: ho ancora un po’ di tempo comunque, dai!
Marco: non so cosa sia successo, ma avevo solo i due commenti che vedi. Si vede che uno se l’è mangiato, non so come mai.
Blimunda, se dici così… se poi offre Luca, vengo certamente. Mi sembra di aver capito che mestiere fa.
Gnam gnam!
a Ottobre? vabbè o come diceva il mio vicino di casa babbè
e pensare che trovare un cat sitter per un paio di settimane mi sembra già una fatica immane!
Hey, tutta la voglia di fare un figlio che mi era venuta qualche post fa (“mamme fatevi aiutare”, mi pare) mi è passata leggendo questo :-))
son d’accordo con prosaica fatela semplice e divertiti, tanto i bimbi si adattano. non prenderla troppo seriamente, sennò il Beatricio quando lo fai?….e la crema metigliela quando viene fuori dall’acqua non quando entri. ciao. Emaneula