Sabato 25 novembre si ricordano le violenze e i soprusi subiti dalle donne in tutto il mondo. Una giornata per ricordare e per agire, promossa dall’Onu.
Da noi sarà declinata in molti eventi, conferenze e dibattiti tra cui ricordo in particolare quelli a Torino di Pangea, da sempre in prima linea a fianco delle donne del mondo. Qui e qui, comunque, trovate altri appuntamenti sparsi per l’Italia.
Particolarmente importante dopo i dati Istat diffusi ieri: 10 milioni di donne molestate sessualmente, 500mila stupri compiuti o tentati (nella stragrande maggioranza da persone conosciute o di famiglia), 900mila ricatti a sfondo sessuale sul lavoro. Dati inquietanti, con una conclusione da pelle d’oca:le violenze sono la prima causa di morte per le donne tra i 15 e i 44 anni in Italia, in Europa e nel mondo.
Fausto Bertinotti, nel discorso di apertura della giornata parlamentare dedicata al tema, ha auspicato un’educazione alla “non-violenza” sulle donne che parta dalla scuola e dalla famiglia.
Io penso che anche il coinvolgimento degli uomini, come nell’appello che trovate qui, da sottoscrivere inviando una mail a appellouomini@libero.it, sia fondamentale.
E’ fondamentale l’educazione degli uomini, cioè dei bambini maschi. Se ci fosse una società veramente paritaria probabilmente queste violenze non accadrebbero. Io non so voi, cmq ogni volta che sento di qualche ragazza ammazzata dall’ex fidanzato mi viene la pelle d’oca!