E’ che i vostri commenti a questo post sono così belli ed è un peccato lasciarli lì (anche quelli lasciati su Momcamp).
E’ che a leggerli tutti in fila sembra di fare l’identikit della madre perfetta, almeno secondo noi. Tanto che doveva essere un decalogo, ma di “regole” ne sono uscite 11, a stare stretti.
E’ che almeno abbiamo chiara una cosa: non vogliamo ripetere gli errori che hanno commesso le nostre madri. Poi, ne faremo di nuovi, certo. Ma quella è un’altra storia.
1 Non fare confronti con i figli degli altri. “Guarda Giulia com’è brava, e tu, invece..”: vietatissimo.
2 Non fare confronti fra fratelli. Non trattare il grande come “un ometto” o “una donnina” e il piccolo come un cucciolo adorabile al quale tutto è permesso.
3 Non commentare con insistenza l’aspetto fisico. Soprattutto per le bambine, certi commenti che paiono innocenti o anche affettuosi (sei alta, vistosa, magra etc) restano un marchio indelebile e possono creare problemi nella percezione di sé, per anni.
4 Evitare, per quanto possibile, costrizioni quali: code, codini, spillette, sbrogliature di capelli violente, look da piccola damigella o piccolo lord, abiti della domenica. Liberi tutti, ragazzi.
5 Non obbligarli a “divertirsi” e a esprimere stati d’animo che non sentono. Non si sorride a comando, non si è felici premendo un pulsante, non si fingono emozioni per far felici la mamma o la nonna.
6 Non appesantirli con le nostre frustrazioni. Le frasi “Non fare come me, non vivere come me”, eccetera, non contribuiscono certo a costruire fiducia e autostima.
7 Non abusare del proprio potere disapprovando il figlio con sorrisetti ironici (che sono più dolorosi di una sberla, a volte) o con frasi terrificanti tipo “a casa facciamo i conti”.
8 Se si critica il figlio per le cose che non ha fatto o ha fatto male, ricordarsi poi di lodarlo per quelle che ha fatto e ha fatto bene.
9 Vietato da ogni convenzione e contratto stipulato tra madri e figli: leggere il diario segreto (ammesso che lo scrivano ancora) o le email. Da radiazione dall’albo delle genitrici: umiliarlo o ironizzare su quanto trovato scritto.
10 Essere troppo rigide. E in questo rientrano tutti i piccoli, incomprensibili divieti, dall’ossessione per la pulizia della casa (“Non toccare lì, non sporcare là , questa casa non è un albergo”), all’orario per andare a letto (che va rispettato, certo, ma una volta ogni tanto si può fare uno strappo…) e quelli classici che hanno funestato la nostra infanzia, tipo le canoniche tre ore post pranzo prima di fare il bagno al mare…
11 Parlare in loro presenza di “cose da adulti” ignorando la loro ipersensibilità ; zittirli con un “Stai zitto che sei piccolo”, umiliante e deleterio per l’autostima. Se dovete parlare di cose private, fatelo, appunto, privatamente.
Nove su undici, poi dici che ho avuto un’infanzia di merda: sì :D
Giulia, :-DDD
Ahi ahi, Blì, vedrai che casino se ti capiterà che la piccola il look da bambolina lo ricerca :P
Ottimo decalogo (ehm, undecalogo), Blimunda! Da stampare e tenere sempre sotto mano!
Black: pensa che lei è vanitosissima, già da mesi…sarà molto difficile, quel punto (però se è lei a volerlo, non è un’imposizione materna, quindi va bene!)
Eh, lo dici a me, che ce l’ho qualche settimana più vecchia e quando vede un vestito o un PAIO DI SCARPE :D nuovo, lo vuole subito provare??? E pensa che ho nella stanza degli ospiti l’intero campionario invernale, circa 500 pezzi, la tengo lontana da lì, non lo ha ancora visto, sennò è la fine!!
Black: la prima parola di Beatrice è stata scarpe…Ma non invidio la tua, ha un paradiso a pochi metri, ma chiuso a chiave :-D
6 su 11, ma ne mancano certe che i miei facevano.
Comunque penso che le mie insicurezze derivino proprio dai confronti: vedi punti 1, 2, 3, 5, 8.
Io ero brava a scuola, ma mia madre guardava le pagelle degli altri dicendo: “Però X ha anche 8 in matematica”.
Per non parlare dei confronti colla cugina estroversa, io che ero una bambina timida che voleva solo leggere: “Cosa fai sempre qui seduta in casa? Vuoi diventare pazza come Y che non esce mai?”.
Tristezza, tremenda tristezza.
E dire che sono molto più sociale io di mia sorella che, invece, non è stata tartassata da queste raccomandazioni.
Però l’autostima mi manca, decisamente.
Grande Bli!Ora lo stampo e lo conservo per quando sarà ora di mettere in pratica, sperando di predicare bene e non razzolare male!Di tutte mi mancano solo quelle realtive ai fratelli, come te sono “unica” e devo dire che ora apprezzo molto di più questa condizione (sarei curiosa di sapere se anche per te è così)di quanto non facessi da bambina…almeno parte di queste 11 sofferenze mi è stata risparmiata!Propongo ora un decalogo delle cose da fare invece!
Un record, 11 su 11, ma erano altri tempi.
arrivo con l’ultimo treno… ma ci terrei ad aggiungere
– prendere in giro i figli piccoli, non capiscono lo scherzo, ci soffrono e basta
– rimproverare ferocemente per certi difetti senza accorgersi che sono anche i propri!
E vai 9 su 11…questione di generazione? Appoggio anche io di stilare un elenco di cosa hanno fatto e che faremmo anche noi in versione positiva. Ciao!
Anch’io ho fatto 9 su 11. Credo proprio sia generazionale.
9 su 11 anche io, cioè tutto tranne il punto uno e il punto otto.
sono cose che peraltro continua a fare, e continuerà a fare nei secoli dei secoli, amen.
al punto uno, tra l’altro, mia madre ha sostituito il PEGGIORISSIMO: “so che tu sei la figlia migliore del mondo e non mi deluderai mai e poi mai, ne sono certa”. angoscia.
riguardo al punto otto, ho la certezza che non abbia mai letto un diario, così come mai frugato nelle tasche, altrimenti adesso sarei in un convento di clausura. :)
comunque, adesso capisco tante cose.
spero che la condanna genealogica dell’inevitabile ripetizione dell’errore, soprattutto quando si cerca di evitarlo, non mi colga, o almeno non mi colga impreparata, quando sarà il momento. :)
Molto, molto, molto bella questa lista. Grazie!
mi permetto di aggiungerne un punto….. mio nonno dei bambini diceva
i bambini sono persone solo prive di esperienza
noi abbiamo trattato nostra figlia come una persona da subito , ma soprattutto non l’abbiamo mai tradita..se ci ha fatto una domanda per sapere le abbiamo sempre detto la verità
Beh, mia madre ha sempre avuto il brutto vizio di darsi arie di superiorità con i figli, ironizzando sui loro comportamenti (tipo i primi amori: «Sei innamorata dell’amore» – ma che caspita vuol dire?) e sottolineando i difetti (diceva che ero un elefante, senza ricordarsi che era principalmente un suo difetto)… senza parlare dei perenni confronti con mio fratello: «Lui è più estroverso, fa subito amicizia con tutti…», «Ah, lui va d’accordo sempre con tutti», «Lui sì che porta l’allegria». Vabbè, sta di fatto che io – arrivata a una certa età – so comportarmi adeguatamente sia con la Regina di Svezia, sia con la Sciura Maria. Lui non credo.