Gli aridi numeri del mio profilo aNobii mostrano l’amara verità : quando si figlia, si legge meno. Io in particolare sono passata dagli onorevoli 25 volumi del 2007, ultimo anno pre-Beatrice, agli infimi 6 del 2008, primo anno con pupa. Sto lentamente recuperando: a oggi, il 2009 mi ha visto leggere 13 titoli, che è già qualcosa. Siccome però mi aspetto molto da queste vacanze, notoriamente periodo aureo per le letture, sono partita per la casa al mare con un piccolo zaino per scarpe e vestiti (perché le mamme hanno altri pensieri, insomma) e uno grande per i libri. Che sono questi:
(Disclaimer: i libri che seguono, che consiglio caldamente, sono tutti di amici e conoscenti. Seguirà una seconda lista di autori sconosciuti, per par condicio. E comunque è una marchetta gratis).
Un’altra estate, di Beppe Marchetti (sì, il mio amico Beppe, questo Beppe qui). Lui mi ha detto di non essere blasfema, ma a me certe pagine, ad esempio quelle con le descrizioni dell’assalto al treno per le vacanze, hanno ricordato il primo Benni. Insomma, è divertente, leggero e corre via liscio.
Cose (più) serie: Accabadora, di Michela Murgia, ha ricevuto recensioni commoventi da decine di addetti a lavori. Non vedo l’ora di leggerlo. Anche perché sulla figura mitica e tragica della Accabadora ero rimasta molto colpita da ciò che avevo letto tempo fa qui.
La mia amica Flavia Amabile, ottima giornalista, si mette invece nei panni di un uomo e padre che cambia vita e fugge con il figlio a far marmellate nella splendida costiera amalfitana. Il suo Fiordamalfi si fa apprezzare, oltre che per la storia ben pensata e ben scritta, per le descrizioni, i colori e i profumi tra mare e alberi di limoni sfusati (leggete cosa sono, su Wiki in napoletano).
Quando vivevo a Londra, Yahoo! Messenger ha giocato una parte importante nel far crescere la storia con il mio allora fidanzato, oggi marito, e nel ridurre, almeno un po’, le distanze. In più sul dating online ho scritto articoli che mi hanno divertito molto. Per questo mi piace leggere Preso nella rete dei due Maestrini, zeppo di consigli per trovare l’anima gemella in rete.
Infine, l’unico altro libro sulle mamme che mi sento di consigliare, oltre al mio, ovviamente: Ero una brava mamma (prima di avere figli). Ha un titolo perfetto, è leggero, ironico, divertente, vero e consolatorio. Per tutte noi madri imperfette, incasinate, arruffone, esauste ma (spero) un po’ più simpatiche delle Wonder Woman che ci circondano.
grazie barbie, ti devo una Luisona
beppe
Con tanta granella metallizzata, grazie!
Though part of my family is from Genova the reipce I use is from my Piemontese grandmother (Nonna Lena) who used a goodly amount of garlic, maybe half a large head per two bunches. She also used to salt ground basil and garlic, it would last for decades and give a distinctive flavor to many dishes. I use basil at the start of spring, it heralds in with great joy the disappearance of the dreaded winter. Interestingly though pine nuts or walnuts are traditionally used filbert (hazelnuts) were used in my grandmother’s area over a century ago being that the tree was to be found everywhere, of course no good self respecting Genovese would accept that variation. When I freeze pesto I add to the basil only garlic in that with cheese or butter (Nonna Lena always used butter along with some olive oil) things go rancid after a while. Grazie Anna!