I blogger son quella cosa che alle istituzioni, amministrazioni pubbliche, eventi ufficiali, non gliene frega niente.
Cominciamo così, che mi piace, fa tanto popolare.
Dicevo, non gliene frega niente, non ci pensano neppure, non li invitano anche se si parla di “vita digitale” di rete, di “nuove comunicazioni”, che erano nuove quando ero di primo pelo io, per cui, insomma, riconsideriamo l’aggettivo.
E non essendo più di primo pelo, questo periodo in cui tutti diventano consulenti digitali e tutti sono pronti a (ri)saltare sul carro dell’internet mi ricorda un po’ quello intorno al 1998-99, quello pre-bolla, quello in cui chiunque tentava di riciclarsi come internettiano della prima ora, facendo faux pas notevoli, ignorando l’allora famosa netiquette.
Non gliene frega niente (torniamo al punto) salvo poi fare precipitose marce indietro quando si rendono conto, esse istituzioni, che i blogger e in generale quelli che in rete ci vivono davvero un pochino di valore ce l’hanno. Non fosse altro perché sono logorroici. Fanno una cosa e ne parlano, ne scrivono, ne twittano, ribloggano, tumblerano eccetera eccetera. E quindi fanno Pr a costo zero o quasi (sì, d’accordo, a volte vogliono i tramezzini, macchessarà mai).
E tutto ciò è accaduto puntualmente per un evento che accadrà nella mia amata città . Con modalità un po’ così.
Succede che il 23 aprile ci sarebbe dovuto essere un evento, chiamato Genovacamp, organizzato da Cittadini digitali per parlare di futuro dell’informazione, sesso virtuale, una rete per tutti eccetera; il programma qui. Tanto camp non è visto che si tratta di un normale convegno con interventi e relatori già decisi a monte, ma vabbè; si vede che il suffisso camp piace, è trendy. Ed è pure dedicato a Franco Carlini, profondo conoscitore della rete e ottima persona che ho avuto l’onore di conoscere anche se per poco. Comunque, settimane fa, quelli del Genovacamp contattano la nostra allegra armata di organizzatori decisamente sui generis (io, la Signora e il Confuso) proponendo un gemellaggio con scambio di link con il nostro Viadelcamp, organizzato per l’8 maggio da tempo immemore. Rifiutiamo cordialmente data la diversità degli eventi (serioso convegno l’uno, rimpatriata con mangiata pantagruelica e interventi a muzzo, se ci saranno, l’altro) e ci salutiamo con tante belle cose, come si fa da persone civili. Magari, tornando all’argomento iniziale, se i blogger, genovesi e non, fossero stati coinvolti sul serio e dall’inizio nell’organizzazione dell’evento, sarebbe stata una cosa diversa.
Dopodiché, il silenzio.
Dopo il silenzio, all’improvviso la novità : scopriamo che il Genovacamp ha deciso di cambiare data, posticipando l’evento a…indovinate? L’8 maggio. Ora, mia nonna (ma anche le vostre, ci scommetto; leggere per credere) diceva che a pensar male si fa peccato ma non si sbaglia mai. E siccome il Viadelcamp sta avendo un grande successo, con già quasi 100 iscritti, non è difficile pensare che il cambio di data sia stato anche suggerito dalla volontà di approfittare di tutti questi blogger sciamanti per i caruggi. Già che sono lì, magari fanno un salto anche da noi, no? Si possono essere detti. E ci sta pure, eh, sia chiaro.
Va detto che gli organizzatori del Genovacamp, nelle persone di Gabriele Cazzulini e Furio Truzzi, sono stati molto cortesi e prodighi di spiegazioni per giustificare il cambio di data: è stata una precisa richiesta del Comune, per avere più tempo e organizzare tutto al meglio, e la scelta è caduta su un weekend dopo Pasqua e dopo le elezioni (ce n’erano parecchi altri oltre a quello dell’8 maggio, ma è andata così: succede).
In ogni caso, i due eventi coincidono solo per un giorno e in effetti hanno target e obbiettivi così diversi che è difficile si sovrappongano. Anzi quasi ci fa sorridere che la nostra giornata, senza sponsor, senza patrocini, senza tante musse, come si dice a Zena, organizzata nei ritagli di tempo e animata solo da una grande voglia di stare insieme, abbia attirato così tanta attenzione.
Vorrà dire che per una volta Genova, nota per essere città ove non succede mai nulla, avrà ben due eventi del “ueb” in un solo weekend; evviva!
(Il fairplay, però, è un’altra cosa. E da noi, comunque, si mangia meglio).
Grandissima.
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Ah! I *fubbetti* del quartierino. Machecaso, machecoincidenza. Resta che, pure in Puglia, la parolina magica CAMP è usata e abusata. Io parto un momentino in bestia e, di volta in volta, butto sangue di veleno sull’ignoranza alla base di certi eventi.
Che belli, sarebbero belli pure senza la declinazione trendy nel titolo. Che belli, sarebbero belli pure provando a coinvolgere un po’ tutti nel vro e puro spirito non-conferenziere, tipico di noi marmaglia duepuntozero. :-) Ossequi tutti.
Like.
(Ah, no. Ho sbagliato posto.)
Messo su ff, tumblr, twitter. Ora vado a linkarlo sui muri.
Simpaticissimi. Mi sembra di rivivere il casino che succede quando si organizzano manifestazioni omosessuali. Casualmente ne spuntano di nuove, tutte in quel giorno.
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“Linkarlo sui muri” è semplicemente magnifico!
Andrea :-)
Ah, vedo che è di moda, quindi.
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non essendo un giornalista, neanche se la laurea l’avessi comprata, ma avendo “fatto” una intera campagna elettorale da solo me medesimo sul webbe mi pare doveroso chiarire il way to say genovese
altrimenti ti giocheresti almeno una settantina di blogger maschi
“senza tante musse” significa senza tante manfrine, e non senza tante belle ragazze…… ma ancora mi sto chiedendo come si traduce in genovese fairplay
mi spiace Mitì ma a linkarlo sui muri lo hanno inventato a Buto almeno 10 anni fa passando sulla provinciale che collega S. pietro vara a sesta godano su un muro a caratteri cubitali CAMPeggiava http://www.buto.it
Ah sì, ma è sempre tutta una casualità, eh. Prevista tipo sedici mesi prima della resa pubblica dell’evento.
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e comunque per completare la sovrapposizione a nostra volta stiamo pensando di organizzare amche un “FugassaConeSiouleCamp” il 7 maggio (sempre a genova) e un “FiumaraCamp” la mattina del 9.
e comunque per completare la sovrapposizione a nostra volta stiamo pensando di organizzare anche un “FugassaConeSiouleCamp” il 7 maggio (sempre a genova) e un “ZuppadiPesceCamp” la mattina del 9 (ancora a genova)
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ahahahhaa, giusto. Date le mie origini, ri-sovrappongo un SestriPonenteCamp il 7, il 9 e pure l’8, tié!
un xmas camp il 25 dicembre dite che sarebbe innovativo?
sì però il 25 c’è già il PandùseCamp
si vocifera di un TurtaDeRisoCamp nell’aiola di piazza Corvetto dal 2 al 31 maggio, senza interruzioni (no stop, anche di notte)
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Eh no, fermi tutti: il 25 dicembre c’è già il Bibìnocamp.
(Il fairplay, però, è un’altra cosa. E da noi, comunque, si mangia meglio).
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attenzione a non sovrapporsi col FrisceuCamp di Bogliasco (7 e 9 maggio, ma l’8 però si fermano)
ma mi è appena arrivata un’email in cui mi si avvisa dello spostamento del genovacamp o.O
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e per una volta non si dirà che è finita.
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al PanissaCamp però non avete pensato, non si fa così:)
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sul PanissaCamp (Voltri, 6 maggio) incombe pericolosamente la sovrapposizione del PansotiCamp (stadio di Sampiardarena, 10 maggio)
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e il frisceucamp? guardate che altrimenti non esco di casa
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il frisceucamp è stato spostato dal 7 al 9 maggio per eccesso di adesioni
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mail arrivata pure a me e non c’è neanche il link per l’unsubscribe…
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naturalmente io non ci sarò:) di sabato e col mercatino dell’antiquariato in strada non riesco neppure ad uscire dal negozio figuratevi arrivare a Genova, e poi sono in periodo sabbatico da blog quindi che verrei a fare…però posso partecipare come sponsor tecnico?
Luca, ma certo!
(e comunque aggiungerei un BelladeTuriggiaCamp con annesso concorso di bellezza fra blogger, eh? Che ne dite?)
io però preferirei di più un mouth of roses camp
scusate l’ignoranza ma qualcuno può spiegarmi il significato e l’origine di questa accezione del termine CAMP? Fa riferimento ad eventi senza una organizzazione prestabilita o si utilizza specificatamente per incontri di “abitanti del web”?
Grazie
ciao blimunda sei una delle prime blogger che ho conosciuto e seguito se hai tempo di passare sul mio blog c’è un premio per te grazie
Volpeuva:
http://it.wikipedia.org/wiki/BarCamp
http://barcamp.org/
non sapevo di viadelcamp e avevo notato che l’altro evento aveva una modalita’ non camp… e non mi sono ancora chiare le ragioni dello spostamento ..
Il “Camp” deve essere una specialità ligure, perchè qui in Emilia Romagna non pullulano. Magari sono io che ho il gonnellino di foglie di banana, ma a me non sembra di averne visti da queste parti…
ok, dagli altri, ci vado io!
ma un bel "belinCamp"?
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ag, vero! Il BelinCamp ci vuole, così GattoNero che è ancora in dubbio viene di sicuro!
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LOL @blimunda
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