Un po’ di anni fa, quando la maternità era un’esperienza più recente, un amico si era stupito sentendomi parlare di “cambio degli armadi della bambina”.
Ebbene sì, quella faccenda odiosa del cambio di stagione, quando ti riproduci, presto raddoppia con i vestiti del pargolo. Ragione di più se siete Madri Abdicanti che hanno devoluto alla figlia una quota considerevole del budget per lo shopping.
La stessa cosa succede ovviamente con le valigie per le vacanze. E con i libri da portare in giro. Per cui chiudo questa special edition del comodino estivo con i titoli che la cinquenne ha voluto con sé (lei ormai legge, ma era lo stesso anche gli anni scorsi quando glieli leggevamo noi). Vanno bene anche d’autunno, eh.
I mini Piccolo Principe e Alice nel paese delle meraviglie sono perfetti per le manine piccole e leggerissimi da portare ovunque. Promossi. (Alice era per la collezione di mamma, ma pazienza, ancora non c’è finito del gelato sopra, speriamo).
Capitolo Vivian Lamarque, standing ovation. Amatissima da tutta la famiglia, scrive libri per bambini (e animali!) leggeri e delicati come le sue poesie. Integra Gianni Rodari che io, da brava bimba degli anni 70, ho amato moltissimo e ancora leggo a mia figlia, anche se a volte suona un po’ datato (mezza serata è andata per spiegare il concetto di telefono pubblico, gettoni, teleselezione durante la lettura di Favole al telefono).
Le parole magiche è adorabile: coloratissimo e sinestetico, tanto per rientrare un po’ nelle mie ossessioni, colora e fa danzare le lettere, crea un alfabeto meraviglioso.
Rodari eccolo, quest’estate le sue Fiabe lunghe un sorriso ci hanno tenuto buona compagnia, con svariate richieste di rilettura.
I Miti greci per bambini sono già alla seconda rilettura. Praticamente li sa a memoria e quando siamo state al Planetario, che per l’estate ha organizzato incontri pensati per i bimbi per riempire un po’ qualche giorno di queste vacanze infinite (sempre siano lodati), è stato bello ritrovare nelle costellazioni tante leggende che avevamo letto qui.
Il segreto di Lyria, della serie nuova Mia&Me, è ancora da leggere, ed è in lettura  l’opera prima dedicata ai bimbi di Benedetta Parodi. Le sue fate stanno piacendo molto. Vi farò sapere.
Ecco i miei due preferiti: l’unico libro scritto da Saramago (chi altri?) per i bimbi è delizioso e quest’estate durante la visita alla sua casa, a Lanzarote, abbiamo acquistato anche il dvd (solo in portoghese e spagnolo, ma poco importa). La Satrapi con I mostri hanno paura della luna ha illustrato una storia poetica e, cosa che non guasta, per gattare. Consigliatissimi entrambi.
Bello (anche se pesante da portare in giro, meglio leggerlo a casa) il libro in vendita alla mostra milanese Leonardo3, una delle cose che abbiamo più apprezzato della parte di estate in città (vista due volte, per dire. Se non ci siete ancora stati, sappiate che è stata prorogata finio al 28 febbraio).
Infine Il mio atlante pop-up, anche questo da tenere rigorosamente a casa perché rientra nella categoria “libroni” è bellissimo, colorato, divertente e molto utile per una prima infarinatura di geografia. Poi però non chiamate un esorcista se improvvisamente l’infante a tavola snocciolerà dati che ignorate o dimenticate sistematicamente, tipo il diametro della terra, la popolazione del Congo o i cantoni svizzeri.
Buonasera Barbara (o Blimunda?) :-)
Arrivo dal blog di Luisa Carrada e, tra storie di bambini senza comodino e libri per bambini, segnalo un progetto di storie per bambini ospedalizzati che ho realizzato recentemente.
Queste storie si chiamano STORIETESTACODA, sono distribuite in diversi ospedali da una associazione onlus, ma si possono scaricare gratuitamente in due differenti formati dal sito che ho pensato per loro: http://www.storietestacoda.it.
Ovviamente non c’e confronto con i mostri sacri citati sopra, ma l’obiettivo e’ quello di regalare un sorriso ai bambini e pare che i risultati ci siano.
Ho scritto queste righe perché ho pensato che,anche tra i lettori di queste pagine, potrebbero esserci mamme, papa’ o bambini in cerca di storie, ma soprattutto di sorrisi.
Ringrazio dell’ attenzione e chiedo scusa per aver rubato tempo prezioso.
Ciao, nessun furto di tempo prezioso, anzi: mille grazie per la segnalazione!