Italiano, non è mai troppo tardi

Prendo a prestito il titolo di una storica trasmissione Rai, universalmente riconosciuta nei sacri testi della sociolinguistica come importante fattore di alfabetizzazione e omogeneità linguistica in Italia, per parlare di un divertente libro di Beppe Severgnini che ho letto nelle ultime settimane di gravidanza: L’italiano. Lezioni semiserie.

Severgnini mi è molto simpatico e lo seguo sempre; da anni combatte contro l’esterofilia dilagante (sembra impossibile, dopo tanto sarcasmo e tante critiche, ma si incontrano ancora persone che, prendendosi terribilmente sul serio, parlano di mission, benchmark, vision, senza battere ciglio). Inoltre ha intrapreso la nobile battaglia a favore del congiuntivo e del corretto uso dei segni di punteggiatura.
Il libro in questione è un compendio delle regole del bello scrivere (e parlare), ma anche e soprattutto di buon senso. Ricco di esempi, suggerimenti per limare e correggere il proprio stile, renderlo più diretto e comprensibile. E farsi due risate con i Masoquiz e i Sadotest alla fine di ogni capitolo.
Lo consiglio a tutti e lo faccio mio (soprattutto per quanto riguarda il capitolo dedicato alla sovrabbondanza del “che” di cui faccio uso smodato).
Se poi ci avete preso gusto, suggerisco un’occhiata al test pensato dalla Società Dante Alighieri per verificare la conoscenza dell’italiano e, se è il caso, intervenire.

Nel mio piccolo, ho deciso che nel 2008 mi dedicherò soprattutto a una mia personale crociata contro l’aggettivo “solare” (non nel senso di energie alternative, ma riferito a persone, come in: “Sono una ragazza solare”, “Cerco un tipo solare” etc) che ha ormai assunto la stessa invadenza della rucola nella cucina fine anni 80.

17 thoughts on “Italiano, non è mai troppo tardi

  1. mi ricordo di aver visto Servergini (oltre che in metro a milano) alle invasioni barbariche.. si dichiarava contro l’uso smodato delle espressioni “ASSOLUTAMENTE SI” e “ASSOLUTAMENTE NO” e ricordo anche il suo PRO verso il neologismo “PALLOSO”.

    troppa rucola. sono d’accordo.
    ciao
    Cri

  2. Mitico Severgnini! Presto ti scrivo perchè anch’io…. ho partorito! ;-)***

  3. Eppure il tuo blog mi sembra così… “solare”… ;-)

  4. Princy: attendo tue notizie con ansia!
    je: :-)
    PourParler: te lo consiglio, è un ottimo strumento di lavoro per chi scrive, oltre a essere divertente.

  5. Bè io ho appena comprato su ebay un caricabatteria per macchina/camper/barca ad energia solare, ma leggo che è legale….in compenso io sono un convinto adoratore della rucola tagliata fine solo rucola ASSOLUTAMENTE SI per niente PALLOSA se condita con olio sale e abbondante limone

  6. posso essere un po’ (con apostrofo :D ) macabra? in famiglia abbiamo notato che le persone scomparse vengono SEMPRE definite, da amici e parenti, “solari” … se casualmente l’aggettivo viene attribuito ad un vivente, allarmati ci chiediamo a quando la dipartita (avevo avvisato!!)

  7. Certo: trattandosi di un commento a un post sul corretto uso dell’italiano, è il minimo che potessi fare :-)
    (Inquietante, l’uso di “solare” a posteriori!)

  8. sono perfettamente d’accordo nel recupero dell’uso appropriato della nostra lingua, purtroppo il mio computer no. devo stare molto attenta perchè faccio un sacco di errori dato che tasti vanno dove vogliono

  9. piccolo OT ma neanche tanto.
    ai tempi del concorso delle diecine su tenmagazine, era *impressionante* la percentuale di fanciulle che, anche se (dis)abbigliate in biancheria intima nera e pose da fatalona, si definivano “solari”.

    semplicemente insopportabile!

  10. Blimunda, giacché ci sei, non vorresti muovere anche contro l’aggettivo “particolare”? Te ne sarei grato: mi fa venire le chiazze. Complimenti per la tua bimba nuova! Ciao

  11. …mi domandavo: esiste un compendio online che possa inviare ai miei clienti?! ho giusto finito di parlare con un responsabile di un’agenzia creativa che ha concluso la telefonata in questo modo: “ok, grazie: controllo un’ultima volta e SUBMITTO…” :| …pare brutto dire “lo invio??”

  12. Noi sardi usiamo troppi gerundi… ed io mi rendo conto che quando voglio dire troppe cose insieme non so più costruire una frase…. pero’ proprio ora che entro in fissa con l’inglese, io non me la sento abbandonare certe frasi fatte

  13. A me dà profondamente fastidio l’uso del verbo accorgere preceduto dal verbo fare. E lo dico senza farvi accorgere che l’ho detto eh.

  14. Arturo: facciamo così, ognuno adotti un aggettivo che vuole sponsorizzare o eliminare e poi prosegua la sua battaglia. Non è male. “Adotta un aggettivo” sì sì mi piace.

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