Oh, la fallace percezione del tempo dell’animo umano! Quella che ti fa pensare che qualche risicato giorno di vacanza possa sistemare un intero anno di lavoro e sacrifici! Quella che ti fa riempire il taccuino dell’estate di buoni propositi, che tali rimarranno solo sulla carta!
Cos’altro, se non una percezione distorta del tempo, ti può portare a credere che poco più di due misere settimane si dilatino all’infinito per riuscire a contenere, nell’ordine:

– Meritato riposo;
– Quality time con tua figlia trascurata per il lavoro;
– Quality time con il tuo compagno trascurato idem c.s.;
– Dieta dimagrante, drenante, disintossicante;
– Tempo per te;
– Profonde riflessioni sul tuo futuro e il senso della vita;
– Quei quindici libri che albergano sul tuo comodino da un paio di mesi “per quando avrò tempo di leggerli”;
– Passeggiate nell’entroterra;
– Aperitivi e cene con gli amici, quei pochi che non sono partiti per lidi esotici;
– Un po’ di abbronzatura e qualche bagno in mare;

e in più uno zaino (sì, un intero zaino, non esagero, come da foto) pieno delle creme rassodanti dimagranti antismagliature tonificanti miracolanti acquistate negli ultimi mesi di gravidanza e nell’immediato post parto e mai aperte, sempre a causa del suddetto lavoro, pensando che avresti avuto tutto il tempo di spalmartele, massaggiartele e farle agire, quando tutto quello che sei riuscita a fare è, a malapena, sopravvivere?

Mentre sto già rimpacchettando i bagagli, chiedendomi cosa ne è stato delle mie vacanze, le creme, sentitamente, ringraziano per la buona aria di mare della quale hanno approfittato.