Tra le mie insane passioni di shopping, ci sono gli
orecchini. Bijoux, ovviamente. Colorati, grandi, pendenti. Insomma, quelle cose
che alla domanda “ti piace”? il mio compagno risponde invariabilmente “Mah,
forse d’estate, al mare…”, anche se è gennaio e ha appena nevicato.

Comunque oggi, per riscattare un weekend fallimentare lato
acquisti, ho puntato gli occhi su un paio di enormi chandelier blu. Tipo, 3
euro.
Chiedo alla soave ragazza indiana che li vende se, per caso,
sono anallergici.
Ride (ovviamente sta anche pensando, “cosa volevi per tre
euro, scusa? Damiani?”) ma siccome è zen e ha dipinto sulla fronte il terzo
occhio, invece che mandarmi a quel paese mi spiega:
“Basta metterci lo smalto”
Lo smalto? Quello per unghie? Sugli orecchini?
Si, si, insiste la figlia di Visnù: metti lo smalto nel
gancio e non ti danno allergie.
Perché io ho avuto lo sfortuna di nascere con lobi
nobili: tollerano solo l’oro, al limite l’argento, ma per mezza giornata: il
resto, dopo un’ora ho le orecchie che sembrano azzannate da un pitbull.
Comunque li compro (altrettanto ovviamente: una cosa è
shopaholic a fare se no?) e tornata a casa inizio a spalmarli di smalto
trasparente.
Poi li appoggio e me ne dimentico.
Quando li vado a prendere, sono completamente incollati al
piano del bagno. Tiro per scollare l’indegno impasto di smalto trasparente e
orecchino e mi resta in mano un gancio.

Cosa volevo per tre euro?