Da un sondaggio su “fumo e coppia” del sito di dating online Parship.it:
La maggior parte dei partecipanti al sondaggio rifiuta di condividere la propria vita con una persona che fuma. Un fastidio avvertito soprattutto dagli uomini. Per il 35% degli uomini spagnoli baciare un’accanita fumatrice sarebbe un’esperienza disgustosa (ma se sono appena tornata da Barcellona e fumavano dappertutto? Si vede che poi non si baciano. Boh?)
Un’altra fetta importante di single potrebbe chiudere un occhio se si trattasse solo di qualche sporadica sigaretta, magari liquidata velocemente sul balcone di casa (no way: fa freddo, e non sono disposta a razionarmi anche i vizi: o tutto o niente)
Per il 28% degli uomini svedesi, seguiti dagli inglesi con il 24% e dai francesi con il 22% prendersi cura della propria salute (e quindi, non fumare: ormai nel linguaggio comunque sono diventati sinonimi) è una questione di responsabilità e di rispetto nei confronti dell’altro. E i più categorici sono gli uomini (Ovvio: come per tutto il resto, per loro il concetto di flessibilità vola alto).
Per fortuna gli uomini italiani sono i più tolleranti (compreso il mio, che mi tormenta ciclicamente, tipo una volta al mese, ma in modo molto soft): per il 25% di loro amare vuole dire accettare anche le debolezze dell’altro, fumo compreso.
Nel frattempo ho comprato quello che è stato definito “il libro del miracolo”, E’ facile smettere di fumare se sai come farlo, di Allen Carr. L’ho fatto perché continuo a leggere di ex fumatori folgorati sulla via di Damasco, che buttano il pacchetto pieno dopo aver letto pochi capitoli. A me per ora sembra un noiosissimo pastone di trite frasi da self-help, luoghi comuni e ripetizioni ipnotiche degli stessi concetti stravecchi. Ma l’autore sostiene che dopo l’ultimo capitolo arriverà anche per me il momento di fumare, consapevolmente, l’ultima sigaretta. Non solo: ne sarò pure felice.
Pur se scettica, prometto di finirlo (e di aggiornarvi).
Bli,
secondo te perché nessuno ha lasciato un commento a questo post?
Io provo quasi ogni giorno a convincere la mia campagna a smettere di fumare, e ti assicuro, è più penoso per me insistere che per lei sospirare, dire…ok…ok… e alzare gli occhi al cielo.
Lo so, è difficile smettere, ma io ci provo comunque. A convincerla.
tillo
Tillo, io cedo che chi fuma contento non commenta perché non lo riguarda, chi fuma tormentato non commenta perché non ha niente di nuovo o di diverso da dire. Io cito Carrie di Sex& the City quando, dalla libertina NY è andata nella supersalutista LA per un weekend e mentre stava fumando fuori ,sul balcone, qualcuno le ha urlato: “Hey, this is a non-smoking floor” e lei ha risposto:
“I’ve got an addiction!”
Ecco: è una dipendenza vera. Non è che uno dice “smetto di fumare” schiocca le dita e ci riesce. Almeno, non io.
Carina la storia della flessibilità :-D
Il mio ciclo è settimanale invece e se posso adduco argomentazioni di ogni genere.
Della serie “la guerra è guerra”. :-)
Oddio, il libro dell’ennesimo guru targato US non riuscirei ad usarlo neppure in guerra.
Io mi vergogno a dirlo. Dopo averlo letto per pura curiosità (2 agosto 2006)
non ho più potuto fumare. Ancor ami sembra impossibile e vi assicuro,
non ne avevo intenzione. Ste
Ste, perché ti vergogni a dirlo? E’ un successone. A me purtroppo non ha fatto lo stesso effetto :-( Ma sono contenta delle tua testimonianza, credevo fossero solo invenzioni di colleghi giornalisti per scriverci su un pezzo :-) Brava!
>> A me per ora sembra un noiosissimo pastone di trite frasi da self-help, luoghi comuni e ripetizioni ipnotiche degli stessi concetti stravecchi
Sara’ ma il noiosissimo pastone mi ha fatto smettere di fumare all’istante (30-40 sigarette al giorno, anche con febbre, raffreddore,influenza) .
Tu continua a vivere nel tuo incubo …” ho finito le sigarette !!! ” ” non ho da accendere !!! ” e nutriti di concetti ipermoderni invece che di stravecchi……
ma davvero e’ facile?!. Mi rivolgo a chi ha letto il libro. Io l’ho letto e ho smesso e sono troppo contenta di esserci riuscita pero’ non potrei mai dire che sia stata una cosa facile!!!!.
Io il libro lo consiglio pero’ almeno nel mio caso (e’ stato il mio primo, e spero ultimo ma fin qui tutto bene, tentativo)e’ stato un periodo che definire difficile sarebbe usare un eufemismo!.