Alla Fiera degli Oh Bej, Oh Bej. Un signore caracolla tra la folla (rima involontaria) scontrando persone a destra e a manca perché lui, si sa, deve parlare al cellulare. Lì. In mezzo al casino, tra un bancarella e l’altra.
E siccome l’atteggiamento da idiota molto spesso cela un idiota vero, ecco la trascrizione fedele della conversazione:
“No, sono qui agli Oh Bej Oh Bej…”
“Come? No, è Bej Bej… Belli, Belli… “Oh” è, diciamo, l’articolo“.
Certo. Il, Lo, La I, Gli, Le, Oh.
(Il titolo è, ovviamente, un omaggio a Paolo Rossi).
Oh, mamma :)
O, a questo punto, ‘la’ mamma (?)
a me ne veniva una più scontata “oh c..” ma in presenza della puerpera mi trattengo
disagh insì a cul sciur lì d’andà a da via i ciap, lì lu i al so telefunin da l’ostia.
ti leggo spesso e con gusto, anche io non amo affatto Milano ma ho amato tantissimo, e a prima vista, Genova!:)
facci sapere del pupo (anzi, della pupa):)
Oh misericordia (ndr qui non è inteso come articolo ma come complemento esclamativo), quindi Oh Bej, Oh Bej sarebbero “i belli, i belli”? :)
Doveva stare più attento alla lezione quando oh professore spiegava oh grammatica.
Poesia: credo di sì
Luca: grazie per la delicatezza…
Zio Burp: ridacchio compiaciuta, sto tentando di impararla tutta
Boh/Orientalia: sei una della poche, di solito a prima vista dicono tutti “beh, tutto qui?”
Diletta: eh sì, abbiamo perso delle spiegazioni importanti, mi sa!