Sono appena tornata da Praga dove ho passato un “trikend” meraviglioso, oltretutto baciato da un sole incredibile e da una temperatura estiva.
Praga è molto bella, pulitissima, luminosa, calma e rilassante. Mi è davvero piaciuta, anche perché c’è ancora quell’aria di rinascita, di fermento che, immagino, continua incessante dal 1989 e la riempie di negozi, bar, locali e purtroppo chioschi che rigurgitano aberranti souvenirs.
Ogni tanto, tra una luce e l’altra e l’altra si affaccia ancora una vetrina di quelle che noi chiameremmo bulgare, anche se siamo a Praga: due pacchi di pasta, barattoli di sugo pronto, gli immancabili cetrioli.
E anche lo shopping è particolare: ci sono sì i negozi di abbigliamento delle grandi catene, anche se la moda è molto diversa da quella che vediamo nelle nostre vetrine; però a fianco sopravvivono vetrine no-logo, che mostrano manichini abbigliati senza tenere in minimo conto quelle che sarebbero le “tendenze”. Ti dà l’idea che maglie e pantaloni per buona parte dei praghesi servano ancora per coprirsi, insomma, anziché per, cito a memoria dalle varie riviste femminili, “interpretare la nuova donna”, o cose così.
Con calma voglio raccontare tutto; la lapide dedicata a Jan Palach in Piazza S. Venceslao, morto a un età in cui si è ancora in boccio e purtroppo adornata solo di qualche fiore secco; le installazioni di arte moderna in ogni angolo della città ; la luce riflessa di bicchieri e vasellame di cristallo venduto ovunque; la conversazione con una giovane designer di gioielli pluripremiata che produce un solo pezzo unico di ogni modello e preferisce perdere una vendita piuttosto che creare in serie; un concerto di Mozart preso al volo quasi per caso in un teatro che sembrava una bomboniera azzurra.
A presto con la mia Praga magica.
Bentornata. Non ho fatto in tempo a parlare di Genova, e tu arrivi con Praga. :))
Un bacio
Mannaggia a te, ma sei sempre in giro?;-)***
Eeeeh, ragazze, sasso che rotola non fa muschio, diceva la mia nonna ;-)))
(ma dai, era solo un wekendino…)
Ahoj!
Eh, mammina Praga… Kafka diceva che ha gli artigli e quando ti afferra il cuore non lo molla più.
Qui trovi qualcosa su Hrabal (ovverosìa su Praga):
http://lalimpia.splinder.com/archive/2005-02
http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_hrabal.htm
Ho dei bellissimi ricordi di Praga… un mangiatore di spade per strada, un tramonto aureo su Ponte Carlo, un’orchestra jazz al completo in azione nella piazza dell’Orologio…=)
InvernoMuto
Bello il tuo post.
Come un tramonto sul Ponte Carlo abbracciando la donna che amo.
Mo basta! Stai visitando tutti i posti dove vorrei nadare e non ho tempo per andare. Però sono contenta per te :-)
serpe
Serpe stanziale! Che aspetti a partire? Che lo sento da qui che la voglia di viaggiare ti rode dentro…