In giro per un po’ di sano window shopping (qui le scarpe, qui le borse), mi fermo a prendere un caffè in un bel bar, di quelli piccoli tutti in legno con gli scaffali colmi di cioccolato e cose buone. E il caffè è eccellente.
Come sempre è affollatissimo e i baristi si ripetono a voce alta l’uno con l’altro le ordinazioni per servire tutti al più presto. Siamo a Milano, dobbiamo laurà , e che diamine.
Entro nel vortice anche io: “Un caffè macchiato per favore”
A gran voce il barista urla la mia ordinazione e ripete anche quella del cliente precedente, che non si sa mai:
“Un caffè macchiato e un Genova”.
Un Genova? E che cos’è un Genova? Per un attimo penso che qualcuno mi abbia fatto uno scherzo ma non è possibile. Non ho su la t-shirt Zena, né la felpa Genova, né qualunque altra cosa possa identificarmi come una genovese. Anche l’accento da Gabibbo, che persiste fiero dopo tutti questi anni meneghini, non si è di certo sentito nelle poche sillabe che compongono “caffè macchiato”.
Divorata dalla curiosità , non resisto:
“Scusa, cosa sarebbe un Genova”?
“Ah, è un marocchino”.
Marocchino=Genova. Cos’è, una specie di rebus per identificare l’immigrazione clandestina nel centro storico? No, poco plausibile.
“E perché un marocchino lo chiamate Genova, scusa?”
“Perché è come un cappuccino, ma più piccolo. Più piccolo, quindi costa meno, è più economico. Quindi, beh, Genova”.
Cosa dite, se chiedo un risarcimento per manifesta discriminazione, faccio bene?
Sì sì.. benissimo !!
Comunque beata te che sei riuscita a mantenere il tuo accento, i miei amici mi dicono che ho totalemte acquisito l’accento lombardo..
Nicky: no, aspetta: trattasi di punti di vista e situazione pirandelliana. Secondo gli amici milanesi parlo (ancora) come il Gabibbo; secondo quelli genovesi sembro la moglie di un cumenda. Così è, se vi pare…
Tipicorazzismo pirla! Dovevi ordinare un triplo cioccolato con doppia panna, canella e wafer e… non pagare! ;-)***
se nella mia azienda abbiamo preso qualche assegno cabriolet non erano certa di Genova ma indovina di dove
ahahahah…nn so perché ma io avrei sfoderato l’accento + genovese possibile e avrei fatto notare la magrissimissima figura…ma è possibile? son proprio strani ‘sti milanesi!
PS: ma il caffè ristretto come lo chiameranno? Tipo “Scozia” o “Scozzese” ?
Blimunda: ah ah !! E’ vero !
P.S. Spero di poterti conoscere questa sera a Genova !
Altrochè se faresti bene.
E poi a Milano non è che devono sentirsi tanto in diritto di far gli spiritosoni, come se non avessi sentito i milanesi d’estate, tutte le volte che chiedevano sconti a puffo nei negozi o ristoranti lungo la nostra costa (sono di Savona ma abito a Zena da due anni).
Saluti, è un piacere leggere il tuo blog!
Non ti lamentare. Quando, fuori confine, dico “sono di Ancona” è automatica la replica “meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta”. Ad ogununo le sue croci.
abito a Milano, ma questa non l’avevo mai sentita…
earwen:ho fatto di meglio, gli ho detto che avevano davanti una genovese e che la cosa non mi divertiva…
Nicky: fila interminabile in autostrada, ma ci sarò!
Sveva: ciao e benvenuta!
Marina: lo dicono anche i pisani dei livornesi o viceversa. Siamo decisamente fermi all’Italia dei Comuni, eh?
Parliamone.. io lavoro a PIetra Ligure non puoi capire in questi tre giorni di PrePasqua Pasqua e Pasquetta i milanesi che sono scesi e hanno divorato tutto come le cavallette ma a parte questo .. lavoro anche in un bar e anche noi prendiamo l’ordinazione al banco e la urliamo a chi fa la macchina ma è proprio per comodità e per organizzazione del lavoro …ma il marocchino chiamarlo Genova E’ PROPRIO UNA CACATA PAZZESCA. Boicotta quel bar e vieni da me che ti offro un marocchino (al limite marocco per gli amici) come si deve
Be’, abbiamo letto la tua “disavventura”…
Noi un po’ di Genova stiamo veramente cercando di portarla a Milano con pesto e focaccia al formaggio
…e zena x noi è ‘ una parola magica in quel di Porta Romana
Ci presentiamo Del Ponte Ristorante
Ciao