Pacchetti e Sacchetti

I giornalisti, si sa, non pagano niente. questa è la percezione comune della gente “fuori”. Quelli con dei lavori normali. “Ahh, voi giornalisti. Non pagate niente, entrate gratis dappertutto e vi regalano le cose”. Le giornaliste poi, nell’immaginario collettivo, stanno ancora un gradino sopra. Figurarsi, vestiti, cosmetici, profumi: come si dice, l’imbarazzo della scelta. Allora. […]

Pacchetti e sacchetti

I giornalisti, si sa, non pagano niente. questa è la percezione comune della gente “fuori”. Quelli con dei lavori normali. “Ahh, voi giornalisti. Non pagate niente, entrate gratis dappertutto e vi regalano le cose”. Le giornaliste poi, nell’immaginario collettivo, stanno ancora un gradino sopra. Figurarsi, vestiti, cosmetici, profumi: come si dice, l’imbarazzo della scelta. Allora. […]

Che ci faccio io qui?

La frase di Chatwin ultimamente mi viene in mente un po’ troppo spesso, ma questa volta non ho potuto farne a meno.Nasce il nipotino di una collega. Giubilo e festeggiamenti. Domanda di rito: “Come si chiama”?Risposta: “Ernesto”Reazioni:Io (Alzandomi un piedi, con mano sul cuore e voce stentorea: “GUEVARA LYNCH!”Due mie colleghe, all’unisono: “SPARALESTO!”Seguono sguardi incrociati […]

La sindrome di Brokeback Mountain

Alla macchinetta del caffè.Tutte donne, più un collega gay. Si parla degli Oscar, si parla “del film dei cowboy”. A un certo punto lui ci gela: “Comunque quella storia è molto vera: sapeste quanti uomini sposati, conviventi, fidanzati conosco”. (E che quel “conosco” sia in senso biblico è chiaro a tutte). La reazione è quella […]