Beppe, ma non è il solo immagino, segnala che la Birmania, dopo il solito periodo di attenzione spasmodica breve e intensa da parte dei media, è quasi sparita dalle nostre prime pagine. Ma anche dalle seconde e dalle terze, seguendo il bel noto schema della stampa nostrana.
In più il rosso delle magliette quest’anno non va tanto; sono più di moda il grigio e il viola, sorry.
Per chi vuole sapere qualcosa di più su questo paese, segnalo il suo bellissimo reportage realizzato, come si dice, in tempi non sospetti.
Molto bello e complimenti al tuo amico che fa questi splendidi viaggi. Per rimanere in tema col blog, mi ha molto colpito “il monastero dei gatti saltanti”, dove monaci e felini vivono insieme in una “pigrizia meditativa”.
Anche a me è piaciuto da matti! A proposito del post sotto, se rinasco voglio essere un gatto del monastero!
Amnesty ha messo online un nuovo appello per la Birmania, l’altro è già stato consegnato alle autorità, ma ovviamente gli arresti arbitrari dei manifestanti non sono finiti! Firmate il secondo appello, lo trovate sulle pagine di Amnesty.it!